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Blog realizzato dagli alunni dell'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore di Cassano Allo Ionio.

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7 giugno 2011
Al giorno d’oggi ci sono rapporti molto problematici, noi vogliamo parlarvi di quelli che si creano all’interno delle classi. Questo argomento ci sta a cuore e se ne parliamo è per esperienze personali. E’ nostra intenzione spiegare quanto sia difficile all’interno di classi dove c’è forte tensione andare d’accordo o scambiarsi anche delle semplici opinioni! I rapporti vanno in frantumi proprio per questo motivo, c’è diversità di carattere, ognuno ragiona a modo proprio e non va incontro all’altro, forse per orgoglio oppure per farsi notare. Di ragazzi in giro ce ne sono tanti e tutti diversi( e…meno male!) ma noi crediamo che in classe per andare d’accordo ci debba essere comprensione, complicità, anche se si ha antipatia per qualcuno bisogna cercare di sforzarsi a sopportare perchè comunque sia la giornata la si passa lì e la scuola è la nostra seconda casa.
Questi rapporti segnano la vita, sono una parte di essa! Se alla nostra età non si riesce a stabilire rapporti di amicizia, crescendo ci si accorge di quanto si è stati stupidi a litigare per sciocchezze. Bisogna imparare a conoscere bene le persone per capirle ed apprezzarle. Noi siamo anche un pò esuberanti a volte, ma quando si tratta di ragionare ci rendiamo conto di quanto a volte si esageri nell’attaccare l’altro e di quanto si sbagli. Anche se litighiamo alla fine, siamo lì, tutte insieme in una classe che deve accompagnarci in uno dei periodi più importanti della nostra vita, per tale motivo è importante sforzarsi di andare tutti d’accordo…un giorno ripensando a questi anni, sicuramente un sorriso apparirà sul nostro volto.

Miriam Zaccaro

Chiara Morrone

II OSS
Noi giovani, ogni giorno, usiamo simboli sempre nuovi e parole abbreviate che ci permettono di esprimerci in maniera veloce.
A noi piace abbreviare le parole perché vengono rese più semplici e meno noiose. Però, sappiamo e siamo consapevoli che ciò è sbagliato perché, scrivendo sempre con abbreviazioni,  incontriamo poi difficoltà nello scrivere in una forma normale e corretta.
Questo che segue vuole essere un "vocabolario" per chi giovane non è e vuole imparare a decifrare il nostro linguaggio fatto di sigle e simboli.

SIMBOLI:

-.-‘’ Indifferenza

*-* emozione

J felicità

L tristezza

K serietà

 complicità

:-O stupore

U.u superiorità

:-p sberleffo

:-> felicità

>.< ira

 dall’alto delle mia sapienza

>:-( sono cosi folle!!

:-X non è la prima volta che ne parlo

SCRITTURA:

Nnt = niente Vbb = vabbè Vi = vita

Cmq = comunque Vbn = va bene Cell = cellulare

Xkè = perché K fai = che fai Vgl = voglio

Qlk = qualcosa Ntt = notte Prst = presto

Qlkn = qualcuno Tvukdb = ti voglio un casino di bene Fb = facebook

Nn = non Tvb = ti voglio bene Tell = telefono

Cn = con Brtt = brutto Scm = scemo

Cm = come Mess = messaggio Dp = dopo

Qst = questo Frs = forse Ki = chi

Alr = allora Bsgn = bisogno Ke kosa = che cosa

Bsgn = bisogno Dv = dove Racc = racconti

Smpr = sempre Aspe = aspetta

X = per Pst = posto

Pst = posto Qnd = quando

Sns = senso Wow = wow

Snz = senza Scs = scusa

6 = sei Prt = porto

Vv = vivo Dmn = domani Realizzato da:

Tnt = tanto Qnd = quando

Gg = oggi Qndi = quindi

Bng = buongiorno Dp = dopo

Bn = bene Vlc = veloce

Cs = cosa Tranqui = tranquillo

Scc = successo Ou = wei

Ank = anche Oi = saluto


   Di Bella Miriam
De Franco Ilenia
I ragazzi della redazione hanno realizzato una video intervista al Dirigente scolastico dell'I.I.S.S. di Cassano allo Ionio: Antonino Morabito. Il preside, rispondendo alle nostre domande, ha parlato del suo ruolo e del rapporto con i docenti e gli alunni della nostra scuola. Gli alunni Chiara Morrone e Giovanbattista Falbo hanno contribuito a realizzarla. Buona visione!


3 giugno 2011
Il 2011 è stato proclamato l'anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva. Tale scelta è stata promossa dalle organizzazioni di volontariato ed è stata fatta propria dal Consiglio dell'Unione europea con la Decisione del 27 novembre 2009.
L’anno dedicato al volontariato nasce dalla volontà di incoraggiare e sostenere - in particolare attraverso lo scambio di esperienze e di buone pratiche - gli sforzi della Comunità, degli Stati membri, delle autorità locali e regionali per creare nella società civile condizioni favorevoli al volontariato nell’Unione europea. Inoltre, fra i principali obiettivi vi è quello di aumentare la visibilità e quindi la conoscenza delle attività di volontariato che si realizzano nell'UE e delle.
La commissione Europea ha selezionato per questa importante iniziativa un logo e uno slogan.
Il logo rappresenta quattro colori, quattro mani che s'intrecciano, un cuore che si forma al centro.
Mentre "Volunter! Make a difference" e cioè "Volontari! Fate la differenza", è lo slogan ufficiale.
Tra le iniziative che il ministero del lavoro e delle politiche sociali ha programmato per promuovere l’iniziativa segnaliamo gli stand che accompagnano le varie tappe del Giro d’Italia dove verranno forniti materiali, indicazioni e suggerimenti su come partecipare concretamente con il proprio dono a iniziative di solidarietà e di volontariato. Lo slogan dell’iniziativa è “Aiuta l’Italia che aiuta”, la Campagna mira infatti a stimolare, in particolare nei giovani, una diffusione dell’impegno spontaneo, gratuito ed altruistico grazie al quale ogni volontario può contribuire al progresso materiale e morale della società. In Italia, il volontariato  organizzato è una realtà attiva da molti anni ed è regolato dalla legge n°266 del 1991. Questa legge definisce il volontariato come un'attività libera e gratuita svolta per ragioni private e personali, che possono essere di solidarietà, di giustizia sociale, di altruismo o di qualsiasi altra natura. Può essere rivolto a persone in difficoltà, alla tutela della natura o degli animali, alla conservazione del patrimonio artistico e culturale. Nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di fronte a problemi non risolti, o non affrontati, o mal gestiti dallo stato e dal mercato. Il volontariato si inserisce infatti nel "terzo settore" che insieme ad altre organizzazioni non hanno finalità lucrative. Ma come definire la figura del volontario? Il volontario è una persona che, attraverso l’osservazione, il dialogo, l’ascolto, mette in gioco se stesso il proprio tempo libero, la propria fantasia e creatività, ponendosi a disposizione dell’altro per sostenerlo e aiutarlo in una situazione di difficoltà.
Per ricordare l'importanza del volontariato la nostra scuola ha organizzato un convegno che si terrà sabato 4 giugno alle ore 10,00 nell'aula magna "Pacioli", al quale interverranno alcune delle associazioni di volontariato presenti e attive a Cassano: Il Sorriso, l'AVO, la Caritas, la Misericordia, l'Unicef. A conclusione della manifestazione sarà effettuatà una riffa e il ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto in beneficenza.
Jennifer Pollina I OSS
Sandra Scirgalea V TSS
31 maggio 2011
Anno 2010-2011. Era settembre 2010 e queste poche parole ci tornavano sempre in mente. Iniziava un altro anno, carico di compiti, interrogazioni, ma anche con una sua inevitabile fine. Il 13 settembre, l’11 giugno era qualcosa che, (se) fosse arrivato, sarebbe arrivato dopo tante sofferenze. Alla fine, però, non si è rivelato nulla di terribile, al contrario delle nostre disperazioni. Certo, ci sono stati momenti difficili, come dopo le vacanze natalizie, quando ci siamo abituati alla pacchia. Ma di sicuro, ora che l’agognato traguardo è (quasi) raggiunto, aspettiamo l’ultima settimana prima di partite a pallone, giornate al mare, Ferragosto e, in un pomeriggio sonnacchioso, una partita a carte. Non ho dimenticato il libro delle vacanze, in quanto quello, come spesso ripeto ai miei amici, lo farò nei primi pomeriggi dopo averlo comprato. Poi lo butterò sulla scrivania, da dove sarà ripreso per l’inevitabile ritorno a scuola, che, al contrario di ciò che ho appena detto, non è nulla di mortale. Perché, nonostante tutto, a scuola non si sta poi così male e “a volte” si imparano cose interessanti. Salvo poi dimenticarle durante l’estate.





Giuseppe Di Sanzo
Istituto Comprensivo "G. Troccoli" IIA
25 maggio 2011
Come nella scorsa recensione del libro “Idi di Marzo” vi illustrerò un altro romanzo di Valerio Massimo Manfredi: “L’armata perduta”, ambientato nel mondo d’oriente nel 401 a.C. La Grecia devastata da 30 anni di guerre fra Atene e Sparta è in ginocchio. Nel momento più drammatico della sua storia, il comandante Clearco arruola un grande esercito composto da greci mercenari assoldati in più parti della Grecia : la famosa armata dei “ Diecimila”. I soldati sono del tutto ignari di questa missione non molto chiara. Si sa solo che consiste nell’addentrarsi in luoghi selvaggi e pieni di pericoli in ogni angolo, nel cuore dell’impero persiano, ma si sa anche che sono stati assoldati dal principe Ciro fratello del gran re Artaserse ma poi si scopre che l’obbiettivo della missione è marciare verso Babilonia e rovesciare dal trono Artaserse. Tutta la storia viene raccontata da una ragazza, Abira, che scappa dal suo polveroso villaggio che insieme ad atri villaggi prende il titolo di”Villaggi della cintura” perchè tutto quello che raccolgono in un anno col sudore della fronte serve alla regina per comprare preziose cinture. Abira segue Xeno, un guerriero che un giorno si presenta al pozzo del villaggio e con una promessa d’amore rapisce il suo cuore ed partono insieme per quella avventura misteriosa. Attraverso il suo racconto ci mostra il coraggio, l’abilità di diecimila guerrieri che sono stati addestrati a qualsiasi prova insieme al coraggio di una donna dolce e innamorata capace di sopportare qualsiasi sacrificio.” I guerrieri dai mantelli rossi” cosi soprannominati e con i loro scudi che risplendevano di una luce quasi divina ai raggi del sole hanno sempre incusso paura anche quando erano all’estremo delle proprie forze,essi non si sono mai tirati indietro nelle difficoltà ma sono antati avanti ricordandosi di essere greci e non uomini qualunque. Valerio Massimo Manfredi ci regala un romanzo emozionante pieno di colpi di scena che cambia il fato di questi guerrieri che non avranno mai un po di pace perchè nemici diversi sono sempre in agguato. E’ un romanzo bellissimo per tutte le età e soprattutto per amanti di storia ed avventura.

Mattia Tufaro IIA Istituto comprensivo”G.Troccoli”Lauropoli.
                  

Il 2011 è stato proclamato l’anno del volontariato. A Cassano ci sono molte associazioni di volontari tra cui il “Sorriso”. L’associazione di volontariato il “Sorriso”  è nata  nel luglio del 2003 , mentre il suo laboratorio artistico culturale chiamato “le abilità nascoste” è stato aperto nel Febbraio del 2004 grazie a Lelia Risolè. Lelia era una ragazza, purtroppo affetta da distrofia muscolare , le piaceva  molto la cultura e l’arte e  amava scrivere poesie.  Quest’associazione accoglie  persone diversamente abili e con difficoltà e le impegna in attività di laboratorio di vario tipo: informatica, bricolage , pittura, giardinaggio ecc…
Lo scopo principale dell’associazione è aiutare ed educare all’autonomia le persone speciali che lo frequentano. I volontari li aiutano a riacquistare fiducia in se stessi , ad esprimere le loro sensazioni ed emozioni e ad imparare a fare tante piccole cose.
Abbiamo la fortuna di conoscere una persona che frequenta questa associazione  e che abbiamo intervistato per il nostro blog .  Ci ha spiegato come funzione quest’associazione, ci ha detto che è aperta tutti i giorni il lunedì e il venerdì di mattina e tutti gli altri giorni di pomeriggio. A lei piace molto andare al sorriso perché ha conosciuto molte persone , però è molto legata alle due cordinatrici .  Tra  di loro c’è un bellissimo rapporto perché  si sente accolta come se fosse a casa.  Fanno anche molti progetti  e molte attività come ad esempio il teatro, infatti in questo periodo stanno organizzando una recita . Quest’associazione nel nostro comune è molto importante perché da la possibilità alle persone  di fare molte esperienze insieme e  farle sentire a proprio agio.
                                                                                                                                                                Nayra Costantino
                                                                                                                                                                 Filomena Forciniti
                                                                                                                                                                                      I TSS  
18 maggio 2011
Il 29 Aprile si è celebrato il matrimonio di William e Kate, data scelta di proposito dalla sposa perché in questo giorno si festeggia Santa Caterina. In molti hanno atteso questo momento per vedere realizzato un sogno da favola. E’ stato definito il matrimonio dell’anno. Celebrato nell’antica Westminster Abbey, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti del mondo dello spettacolo, dello sport e della politica. Tra gli invitati spiccavano nomi del calibro di David Beckam e sua moglie Victoria, il grande attore Mr Bean , il fotografo peruviano Mario Testino amico di Lady Diana, i politici, il primo ministro David Cameron, il sindaco di Londra Boris Johnson ecc… Molte, però, le polemiche per la presenza di alcuni dittatori come il re dello Swaziland, il principe Mohamed bin Nawaf dell’Arabia Saudita, il prunicpe di Abu Dhabi ecc.. La famiglia Middleton, benestante, ha regalato alla figlia Kate un lussuoso abito da sposa disegnato da Sarah Burton . Il risultato è un vestito dal design estremamente semplice, con una gonna dal lungo strascico in gazar di seta color avorio ricamato e un corpetto in stile vittoriano con applicazioni in pizzo e maniche lunghe. Il tutto completato da una tiara di Cartier e orecchini realizzati per l’occasione. Lo sposo indossava l’uniforme di colonnello delle Irish Guards(casacca rossa con fasce azzurre, guanti bianchi). Accompagnata dal padre, Kate ha camminato raggiante lungo la navata, seguita dal corteo delle damigelle d’onore e dei paggetti. Il sogno della commoner Kate si realizza.
Ma non è solo il sogno di Kate , quello che si è realizzato, è anche il sogno di milioni di ragazze come noi che identificandosi in lei, hanno avuto la conferma che le favole non sono solo sui libri ma anche nella realtà.
In qualche angolino nel mondo, in questo momento, c’è un principe in attesa della sua principessa…forse, una di noi!!



Irene De Franco

Miriam Di Bella

II A I.T.C.

Le prove INVALSI, predisposte dall’ Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e di Formazione, sono prove oggettive a risposta aperta o a scelta multipla.
Queste prove sono test standard di verifica degli apprendimenti in italiano e matematica, cui hanno partecipato circa mezzo milione di studenti:
Come ogni anno le classi seconde e quinte della scuola primaria e le classi prime e terze della scuola media ma, anche noi, che facciamo parte delle classi seconde della scuola superiore abbiamo sostenuto queste prove.
Esse sono state abbastanza difficili, ma con quello appreso durante l’iter scolastico siamo riusciti a completarle nel migliore dei modi. Oggettivamente crediamo che queste prove non servano quasi a nulla perché, prima di tutto i risultati personali non si possono vedere e le prove sono troppo lunghe per completare il tutto entro 90 minuti e poi….non tengono conto delle variabili!!!

Variabile: emotività

Variabile: tempo

Variabile: avvicendamento di insegnanti con metodi diversi nei vari segmenti di scuole.
Molti sono stati i movimenti anti-prove invalsi che si sono verificati tra alunni e addirittura tra docenti. Una cosa è certa,queste prove invalsi non sono molto accettate dalla scuola italiana.
Questo è il nostro pensiero, e voi che cosa dite a proposito?



Simone La Rosa 2°A ITC
Il libro che ho scelto è un classico per ragazzi, scritto nell’Ottocento ma che ancora oggi appassiona molti ragazzi. Fatto da uno scrittore che più italiano non si può, è un trionfo dell’immaginazione. L’intera vicenda è infatti svolta in lontani mari, in lontane isole. Emilio Salgari, invece, è sempre stato in Europa e non ha mai conosciuto le isole di cui parla né, tantomeno, è un esperto di navigazione, avendo compiuto un solo viaggio in mare lungo le coste italiane. Ho detto tutto ciò dando per scontato che si sappia l’ambientazione di questo libro di avventura e i suoi lunghi viaggi in mare.
Il protagonista Sandokan, oggetto anche di innumerevoli sceneggiati e film, è un sovrano di un regno del Borneo. Gli inglesi lo cacciano dal suo trono. Egli giura vendetta e, composta una banda di uomini pronti a tutto (i tigrotti), si stabilisce nella selvaggia isola di Mompracem. Comincia a corseggiare il mare e a depredare le navi inglesi, risparmiando sempre i più deboli. Si crea una sinistra fama tra i popoli del Borneo, temuto ma anche odiato dai suoi più acerrimi nemici, gli inglesi. Tutto cambia però quando il feroce pirata si innamora di una giovane inglese, detta la Perla di Labuan, di cui si raccontano meraviglie. Con una spedizione si recherà sull’isola di Labuan per conoscere la giovane. C’è però un ostacolo: lo zio di Marianna (questo il nome della giovane), lord James, è un acerrimo nemico dei pirati, che combatte con tutte le sue forze. Da questa spedizione nulla sarà più lo stesso per il feroce pirata, follemente innamorato.
Quest’opera, scritta in un italiano di fine Ottocento, si caratterizza per il gusto per l’avventura, fatta di inseguimenti in foreste buie, battaglie navali, combattimenti a piedi. Salgari dà ampio spazio all’eroismo, con uomini pronti a tutto, anche a sacrificarsi per ottenere il loro scopo. Salgari mette in risalto anche il forte amore che provano i suoi personaggi per la donna amata, dalla quale sono spesso divisi e per cui dovranno tanto penare. Consiglio questo libro a chi piace l’avventura, viaggi per mare e battaglie. Se questo libro ha affascinato migliaia di ragazzi ci sarà un motivo.

Giuseppe Di Sanzo, II A Istituto Troccoli

Il libro che ho letto e che ho scelto per questo articolo si intitola “IDI DI MARZO” scritto da uno studioso, Valerio Massimo Manfredi autore di molti altri libri. Questo libro ha carattere storico ed è anche un giallo e si ambienta nella città di Roma nel 44 a.C. Racconta gli ultimi giorni della vita di Caio Giulio Cesare quando Cesare entrando in senato per un assemblea riunita da lui stesso viene ucciso con ben 23 pugnalate .Con lui viene troncato per sempre il più grandioso progetto di trasformazione del mondo antico che mai sia stato concepito. Cesare era comunque a conoscenza della congiura che si tramava contro di lui visto che era considerato da molti patrizi un tiranno ed un dittatore perchè aveva ormai assunto il potere di tutte le cariche dello stato, nonostante ciò due giorni prima dell’agguato Cesare decide di rinunciare alle sue guardie del corpo. Un fedelissimo di Cesare, un centurione della dodicesima legione che si chiama Publio Sesto Baculo cerca con l’aiuto di altre persone di riferire al comando della Cassia un codice cifrato “l’aquila è in pericolo”. I congiurati sono persone soprattutto vicine a Cesare come il suo figliastro Bruto e persone che lui stesso ha graziato perchè gia prima lo avevano tradito nelle varie campagne che lui ha condotto. Valerio Massimo Manfredi racconta minuto per minuto le ultime 48 ore di vita di Giulio Cesare. Ore cruciali, che hanno segnato per sempre il destino di un uomo e, forse, quello di tutti noi. Manfredi ci regala forti emozioni e colpi di scena e
attraverso duelli e codici cifrati, amori appassionati e vili vendette, Manfredi tratteggia personaggi di assoluta grandezza. Consiglio soprattutto questo libro agli appassionati di storia ed avventura e vi dico che mai ho letto un romanzo così bello e coinvolgente come questo.








Mattia Tufaro II A

Istituto comprensivo “Giuseppe troccoli “Lauropoli





Il giorno 29 Aprile 2011 è stato celebrato il matrimonio reale tra William e Kate.

Non mancava nulla: lo sposo in alta uniforme, la sposa in bianco con strascico e tiara scintillante sui capelli, una cattedrale antica e le lussuosissime carrozze.. C’erano proprio tutti gli ingredienti per sembrare una vera e propria favola!!
Ma i protagonisti indiscussi dell’evento restano senza ombra di dubbio gli stravaganti cappelli indossati dalle signore invitati all’evento.

Un vero e proprio show di copricapi femminili di tutte le forme e colori. Un po’ tutti se lo aspettavano dato che le signore inglesi vanno matte per i cappelli, soprattutto in occasioni di cerimonie, ma stavolta hanno davvero esagerato…






 REALIZZATO DA:




ARCIDIACONO FILOMENA

DE FRANCO ILENIA

II A I.T.C.








Dentro le parole...

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