Redazione

Blog realizzato dagli alunni dell'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore di Cassano Allo Ionio.

Etichette

Cerca nel blog

Lettori fissi

Da dove venite?

Calendario

11 luglio 2013
L’alcol è una sostanza tossica, potenzialmente cancerogena e capace di indurre dipendenza proprio come  le sostanze o droghe illegali più conosciute.
I giovani (al di sotto dei 16 anni), le donne e gli anziani sono in genere più vulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche a causa di una ridotta capacità dell’organismo a metabolizzare l’alcol. Quest'ultimo, pur apportando circa 7 K calorie per grammo, non è un nutriente (come le proteine, i carboidrati o i grassi alimentari) e il suo consumo non è utile all’organismo o alle sue funzioni; risulta invece, fonte di danno diretto delle cellule di molti organi tra cui i più vulnerabili sono il fegato ed il sistema nervoso centrale.
L’alcol viene assorbito per il 20% dallo stomaco e per il restante 80% dalla prima parte dell’intestino. Se lo stomaco è vuoto, l’assorbimento sarà più rapido. L’alcol assorbito passa nel sangue e dal sangue al fegato, che ha il compito di metabolizzarlo (circa l’80-90 %).  Il restante 10% viene eliminato attraverso l’urina, le feci, il respiro, il latte materno, le lacrime, il sudore, la traspirazione.
Si definisce bevanda alcolica qualsiasi bevanda contenente alcol etilico ( detto anche etanolo).
La bevanda alcolica si può ottenere mediante:
- fermentazione alcolica degli zuccheri contenuti nei frutti o nei cereali (ad esempio il vino dall'uva o la birra dall'orzo);
- distillazione di bevande fermentate (ad esempio il brandy dal vino), cereali o altri vegetali ricchi di glucidi o amidi (ad esempio la vodka da grano e patate);
- residui della produzione di bevande fermentate (ad esempio la grappa dalle vinacce);
- assemblaggio diretto di alcol di origine agricola con olii essenziali ottenuti dalla distillazione di erbe officinali, frutta, scorze di agrumi, ecc., oppure ottenuti dalla macerazione (a freddo), infusione (a caldo) o percolazione dell'alcol o altro solvente, delle essenze citate. Questi miscugli vengono successivamente completati con sciroppo di zucchero, acqua (per il raggiungimento della gradazione alcolica desiderata), ed eventualmente colorati. In tali casi le bevande alcoliche vengono denominate "liquori".Le bevande alcoliche hanno una storia antichissima, il loro impiego inizialmente era più che altro medico ed igienico, l'alcol infatti veniva usato come disinfettante e come sostituto dell'acqua, quando venivano vissuti periodi di particolare siccità. Successivamente,  iniziò ad essere impiegato come integratore alimentare, per la presenza di zuccheri e come afrodisiaco. Si pensa al Paleolitico quale epoca in cui per la prima volta l'uomo entrò in contatto casualmente con le bevande alcoliche, grazie alla fermentazione naturale di un dattero o del miele ormai scaduto.
I giovani in base alle statistiche consumano:Le bevande più usate oggi sono: birra,vino, cocktail.
- birra 90%;
- vino 82%;
- cocktail 80%;
- liquori 68%.
Ciò che preoccupa è la pratica che si diffonde sempre di più tra i giovani, di consumare bevande alcoliche in grande quantità, in breve tempo, fuori pasto.
Infatti, questo fenomeno è notevolmente cresciuto nel corso dell'ultimo decennio: i consumatori tra i 18 e 24 anni sono aumentati dal 33,7 % al 41,9%; quelli tra 14 e 17 anni dal 14,5 % al 16,9 %. E' tra le ragazze di 14-17 anni, che la quota delle consumatrici fuori pasto raddoppia negli ultimi 15 anni, passando dal 6 % del 1995 al 14,6% del 2010. I dati confermano inoltre, il passaggio dal tradizionale modello di consumo mediterraneo, con consumi quotidiani e moderati, incentrati prevalentemente sul vino, a un modello più articolato, che risente sempre più dell'influsso culturale nordeuropeo.
Oggi viene usato il termine  binge drinking  per indicare l'assunzione di 5 o più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve : nel 2010 ha riguardato il 13,4% degli uomini e il 3,5% delle donne.
Nella fascia tra i 18 e i 24 anni la percentuale di donne che pratica il binge drinking sale al 9,7 %. 

In questa definizione non è importante il tipo di sostanza che viene ingerita, né l'eventuale dipendenza alcolica, lo scopo principale di queste "abbuffate alcoliche" è l'ubriacatura immediata, nonché, la perdita di controllo. Spesso si associa al compimento di un reato, a volte è assunto come moda giovanile. L'esatta consistenza dell'intossicazione, comunque, varia da persona a persona. Il punto critico può essere raggiunto dopo molte ore o anche dopo diversi giorni di assunzione. A causa degli effetti a lungo termine, il binge drinking è considerato uno dei più grandi problemi di salute al giorno d'oggi.
Perché si beve ?
"I ragazzi in Italia iniziano a bere a 11 anni". E’ il quadro che emerge dalla relazione del Ministero della Salute sugli interventi realizzati da Ministero e Regioni in materia di alcol. Un quadro poco confortante, da cui emerge tra l’altro che quasi otto milioni e mezzo di italiani sono a rischio per il consumo eccessivo di alcolici.
Perché i giovani bevono alcolici ?
Tra gli adolescenti il consumo di alcol è elevato. Si beve più birra che vino, in quanto la birra appare come una bevanda più economica e moderna, capace di simbolizzare meglio la cultura giovanile. L’uso di alcol è un rituale di legame sia per gli adulti che per gli adolescenti.
 I comportamenti adolescenziali, anche quando sono rischiosi e dannosi, svolgono precise funzioni nel processo della loro crescita in cui risulta primaria la costruzione e il rafforzamento della propria identità: l’alcol permette di diventare e di sentirsi adulti.
Lo sviluppo dell’identità, realizzandosi anche attraverso la prova dei propri limiti e l’esplorazione delle proprie possibilità, fa sì che il consumo dell’alcol possa configurarsi talvolta come una sperimentazione di sé, fino all’ubriacatura.
 Per molti adolescenti il consumo di alcol, anche smodato, rimane uno dei modi più facilmente accessibili e culturalmente accettati per realizzare una qualche forma di esplorazione e sperimentazione, in cui è anche contemplata una certa dose di trasgressione verso il mondo degli adulti.
Poiché l’alcol è parte integrante della cultura adulta, la trasgressione non può realizzarsi attraverso il consumo di questo, ma oltrepassando i limiti socialmente accettati. Un’altra funzione che riguarda soprattutto il gruppo dei forti bevitori e di quelli che si ubriacano spesso, è quella che si esprime nel linguaggio comune come “ il bere per dimenticare “. Il consumo eccessivo di alcol serve alla fuga e all’evasione dalle difficoltà e responsabilità. La sbornia però, risulta una strategia perdente in quanto non risolve i problemi, anzi pone nuove difficoltà relazionali; la stima di sé e il sistema di auto-efficacia diminuiscono progressivamente. In ambito lavorativo, è ormai nota la correlazione negativa tra assunzione di bevande alcoliche e lavoro.
L'alcolismo o alcoldipendenza non è quindi, un problema  solo personale, ma anche sociale in quanto  investe progressivamente la persona, il suo ambiente familiare ed il mondo delle relazioni (amicale, lavorativo, scolastico e, in generale, sociale), svuotando di prospettive l'esistenza.

                                                 La redazione "Giovani e alcolismo"

0 commenti:

Dentro le parole...

...ma anche dentro le nostre idee e opinioni, dentro le nostre passioni ed emozioni per scoprire come appare a noi giovani blogger di Cassano il mondo che ci circonda.

Bottega delle Idee

Bottega delle Idee

Regolamento

Prima di commentare leggete qui!

Ai visitatori e commentatori del nostro blog vogliamo ricordare che tutti sono liberi di esprimere le proprie idee ma con educazione e rispetto per le opinioni altrui. Le parole, inoltre, per noi sono importanti e per questo motivo vi invitiamo a fare attenzione alla scrittura, evitando di usare le abbreviazioni come negli sms. La nostra è una lingua ricca di vocaboli, cerchiamo di utilizzarne tanti e correttamente. Grazie!



Blog Italia

BlogItalia - La directory italiana dei blog