Redazione
Blog realizzato dagli alunni dell'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore di Cassano Allo Ionio.
Etichette
- Attualità (4)
- Cinema (2)
- Costume e Società (10)
- Curiosità (5)
- Interviste (5)
- Libri (3)
- musica (7)
- poesie (3)
- Primo post (1)
- Primo post 2011 (1)
- redazione (2)
- scuola (10)
- Sport (8)
- Storia (2)
Informazioni personali
Cerca nel blog
Lettori fissi
13 luglio 2013
09:36 |
Pubblicato da
Redazione
L'alcolismo è' un
fenomeno che ha assunto dimensioni allarmanti in tutta Europa, dove rappresenta
la prima causa di morte tra i ragazzi tra i 18 e i 25 anni..
L’organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) stima che i consumatori di bevande alcoliche in tutto il mondo siano
circa 2 miliardi e che 76,3 milioni di persone hanno disturbi correlati al
consumo di alcol.
Ogni anno l’alcol causa nel mondo il 10%
delle malattie, il 10% dei tumori, il 63% delle cirrosi epatiche
(intossicazione al fegato), il 41% degli omicidi, il 45% degli incidenti, il 9%
delle invalidità e delle malattie croniche.
Secondo l'ISTAT, il 75% degli italiani
consuma alcol, il primo bicchiere viene consumato a 11-12 anni e un giovane su
quattro, tra i 15-29 anni, muore a causa dell’alcol.
Le donne che consumano alcolici sono in
costante aumento e in termini di salute pagano maggiormente rispetto agli
uomini, avendo un organismo più vulnerabile. Tra i 25-44 anni, consumano alcol il 68% degli italiani, tra i 45-64
anni, il 63%.
Tra gli adolescenti l’alcol è sempre più
popolare: nel 2012 i consumatori tra i 14-16 anni sono stati 870.000, circa 400.000 abusavano soprattutto
di aperitivi alcolici, birra e vino.
I dati che sono stati rilevati evidenziano l’aumento del consumo di alcool al crescere dell’età, in particolare dopo i 18 anni.
Dagli ultimi dati ISTAT,emergono anche sostanziali differenze tra il nord e il sud, non tanto rispetto al consumo alcolico, ma quanto per le iniziative di intervento e prevenzione messe in atto.
I dati che sono stati rilevati evidenziano l’aumento del consumo di alcool al crescere dell’età, in particolare dopo i 18 anni.
Dagli ultimi dati ISTAT,emergono anche sostanziali differenze tra il nord e il sud, non tanto rispetto al consumo alcolico, ma quanto per le iniziative di intervento e prevenzione messe in atto.
L’età della prima
esperienza alcolica si concentra intorno ai 17-18 anni (81,4% circa dei casi),
anche se un buon 55,6% ha la prima esperienza introrno ai 13 anni e il 33,8%
intorno agli 11 anni.
Circa il 94% dei
ragazzi ritiene che tutte le bevande alcoliche (amari, aperitivi, birra ecc),
contengano la stessa quantità di alcol, il 30% ritiene che l’alcol sia uno stimolante, il 90% sa che
guidare dopo aver bevuto super alcolici è pericoloso, invece per il 70% l’alcol
è una droga.
Consumo alcolico al sud:
tra 448 studenti
intervistati di scuola media e superiore rispettivamente maschi e femmine tra i
12-14 anni e i 15-20 anni, il 92% ha dichiarato di bere abitualmente quando
esce, contro l’8% che non beve mai.
In relazione ai luoghi
e ai tempi: il 98,5% dice di bere sopprattutto durante le vacanze estive (forse
perché uscendo tutte le sere hanno più occasione di consumare alcol).
Il 56% beve durante il
week-end, il 35% in occasione di festività e il rimanente 9% nei giorni
feriali.
Il più ampio consumo si ha in discoteca, cioè il 58%, nei pub in
pizzeria ed in luoghi simili il 57%.
Questo fa pensare che i giovani sono più
portati a bere in occasione d’incontro in cui manca il controllo parentale.
Per quanto riguarda le preferenze del
bere nei suddetti locali: il 28,6% preferisce consumare coktail (long, drink,
alcol-poop), il 28,1% consuma due o più bevande alcoliche differenti come la
birra e poi un super alcolico, il 20,9% preferisce solo la birra, il 14,8% beve
in prevalenza super alcolici, mentre il vino è consumato solo dal 7,5%
Il consumo di alcol è dunque, uno dei fattori
determinanti per la salute della popolazione.
L’alcol etilico pur essendo presente in abitudini e
stili alimentari, è classificato dall’ organizzazione mondiale della sanità
(OMS), come sostanza psicoattiva che può determinare effetti tossici
sull’organismo, capace di indurre dipendenza, danni fisici , psicologici e
sociali.
L’alcol, contenuto in varie concentrazioni in gran
numero di bevande, è parte della vita quotidiana nella nostra Nazione e il suo
uso è diffuso in tutto il mondo, infatti sono in tanti a considerare che un
bicchiere di vino di buona qualità completi un buon pasto.
L’alcol a differenza degli altri principali fattori
di rischio per la salute, gode di un'accettazione sociale e di una familiarità
e popolarità legate alla cultura italiana del bere. Oggi si può affermare che a fronte delle modificate abitudini e
della nuda cultura del bere influenzata dalla sempre maggiore disponibilità ed
offerta di bevande alcoliche, i giovani hanno adottato modelli di consumo che
separano il bere dalla ritualità dei pasti, hanno trasformato il significato
originale del bere in un valore ed in un gesto comportamentale prevalentemente legato
all’uso dell’alcol in funzione degli effetti che esso è in grado di esercitare
sulle performance personali.
In base alle conoscenze attuali non è possibile
identificare quantità di consumo d'alcol raccomandabili o sicure per la salute.
E’ più corretto parlare di quantità “a basso rischio” evidenziando che il
rischio esiste a qualunque livello di consumo ed aumenta progressivamente con
l’incremento delle quantità di bevande alcoliche consumate. Le quantità
indicate a basso rischio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, non devono
superare i due o tre bicchieri per gli uomini adulti e uno o due per le donne
adulte durante i pasti. E’ bene ricordare che anche se il consumo è inferiore a
tali valori, la persona che consuma alcolici può comunque correre dei rischi
per la propria salute. L’alcol può esporre a
incidenti stradali e infortuni sul lavoro o domestici.
L’ abuso a lungo termine di alcol, può causare una
serie di patologie quali: cirrosi epatica, tumori alla bocca o all’esofago e
all’apparato digerente, pancreatite, epilessia, polineuropatia, danni
cerebrali, malattie cardiovascolari, carenze nutrizionali e disfunzioni
sessuali.
Talvolta
queste complicazioni possono portare ad un esito fatale.
Con un consumo di alcol sostenuto, possono verificarsi
danni al sistema nervoso centrale e al sistema nervoso periferico.
Le donne sviluppano complicanze da dipendenza
dall’alcol più rapidamente rispetto agli uomini. Inoltre, l’ eccessivo consumo
di alcol, può avere un effetto negativo sulla capacità riproduttiva, come la
riduzione della massa ovarica, problemi o irregolarità nel ciclo mestruale
e menopausa precoce. Negli uomini, invece, si verifica il fenomeno della
femminilizzazione dei caratteri sessuali. L’abuso a lungo termine di alcol, può
infine, causare una vasta gamma di problemi di salute mentale. I sintomi più
frequenti sono ansie e depressione.
La redazione "Giovani e alcolismo"
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Dentro le parole...
...ma anche dentro le nostre idee e opinioni, dentro le nostre passioni ed emozioni per scoprire come appare a noi giovani blogger di Cassano il mondo che ci circonda.
Bottega delle Idee
Regolamento
Prima di commentare leggete qui!
Ai visitatori e commentatori del nostro blog vogliamo ricordare che tutti sono liberi di esprimere le proprie idee ma con educazione e rispetto per le opinioni altrui. Le parole, inoltre, per noi sono importanti e per questo motivo vi invitiamo a fare attenzione alla scrittura, evitando di usare le abbreviazioni come negli sms. La nostra è una lingua ricca di vocaboli, cerchiamo di utilizzarne tanti e correttamente. Grazie!
Ai visitatori e commentatori del nostro blog vogliamo ricordare che tutti sono liberi di esprimere le proprie idee ma con educazione e rispetto per le opinioni altrui. Le parole, inoltre, per noi sono importanti e per questo motivo vi invitiamo a fare attenzione alla scrittura, evitando di usare le abbreviazioni come negli sms. La nostra è una lingua ricca di vocaboli, cerchiamo di utilizzarne tanti e correttamente. Grazie!
0 commenti:
Posta un commento