Redazione
Blog realizzato dagli alunni dell'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore di Cassano Allo Ionio.
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26 aprile 2012


Dal 12 marzo, presso la nostra scuola, si stanno svolgendo degli incontri sulla prevenzione dell’alcolismo, tenuti da un sociologo, una psicologa e un dirigente medico della Unità Operativa di Educazione Sanitaria del Distretto Sanitario di Trebisacce.
La paura di noi ragazze era quella di assistere a dibattiti noiosi in realtà ascoltando le informazioni forniteci e immedesimandoci su quello che poteva essere il nostro futuro,ci siamo accorti di quanto fosse importante e interessante questa tematica.
Ci siamo ritrovati a discutere delle conseguenze che porta la dipendenza all’alcool e di quanta poca differenza possa fare bere un bicchierino di cocktail al posto di un bicchiere di birra o comunque qualsiasi altra bevanda alcolica.
L’alcolismo è un fenomeno diffuso tra tutti i ceti sociali, soprattutto fra i giovanissimi. Secondo recenti indagini statistiche oggi l’alcool uccide più dell’eroina. Numerosi incidenti stradali sono provocati da persone in stato di ebbrezza che in tal modo mettono a repentaglio la propria e l’altrui vita. Troppo spesso si sottovaluta il ruolo dell’alcool perché questa sostanza spinge ad essere violenti assumendo comportamenti imprevedibili. L’alcolismo è sempre esistito, ma oggi purtroppo coinvolge moltissimi giovani ed è diventata una vera piaga sociale. I giovani iniziano a bere per gioco, per sentirsi più grandi, più rispettati, più adulti, più sicuri di sé. Si finisce con il bere sempre di più fino a cadere nella spirale del vizio, un vizio che stritola, che toglie ogni volontà e la stessa dignità di essere umani.
Le bevande più usate sono vino, cocktail e al primo posto la birra perché si pensa che contiene un tasso basso di alcool ma non è così. Si dovrebbe fare molta attenzione perché un semplice bicchiere, preso al sabato o ad una festa, può causare effetti negativi e quando si comincia ad entrare in questo tunnel è difficile tornare indietro. Anche nel nostro paese, tra i nostri amici, spesso ci capita di vedere ragazzi e ragazze che passeggiano in villa oppure vicino ai bar con in mano una birra, solo per “atteggiarsi” e attirare l’attenzione su di sé. Questo ci fa capire quanto diffuso sia il problema e quanto normale e innocuo sia considerato l’uso di alcool ritenuto “leggero”. C’è tanto dietro “il bere” c’è il cosiddetto “disagio giovanile”, vuoti affettivi da colmare, la noia, l’ansia. Tante volte mancano gli sbocchi, occupazionali, sportivi, musicali, inerenti al sano divertimento, che possano coinvolgere maggiormente i ragazzi ed evitare che gli stessi prendano strade diverse. La politica e le amministrazioni comunali dovrebbero fare in modo che ciò possa accadere, è compito della società non chiudere gli occhi dinanzi a questo problema , è compito dei commercianti rispettare e far rispettare le regole, è compito di noi giovani capire che, alla lunga, ubriacarsi non conduce da nessuna parte. Inoltre, sarebbe importante una maggiore attenzione da parte delle famiglie nell’educare i propri figli ad un corretto stile di vita ma pensiamo che altrettanta importanza la dovrebbero rivestire iniziative di sensibilizzazione al problema come quella che si è svolta nella nostra scuola.
Ricordatevi ragazzi è meglio “ubriacarsi di vita” che di alcool!
Amato Ilaria
De Vivo Lorena
Pollina Jennifer
Zaccaro Rebecca
III OSS
12 aprile 2012


Mercoledì 11 Aprile 2012 grazie allo stage effettuato alla Città dei Ragazzi di Cosenza, le alunne della classe quarta e quinta dell’indirizzo Servizi socio sanitario, hanno incontrato Fusseyn, un uomo di trent’anni proveniente da Togo, uno stato africano dove vige un governo dittatoriale. Fusseyn ha raccontato le sue esperienze e il distacco tragico dalla sua terra…..E’ arrivato in Italia cinque anni fa con un volo di linea, destinazione Malpensa, fuggiva dal suo paese, dopo essere evaso dal carcere, era stato accusato di fare propaganda politica contro lo stato. FUSSEYN ci ha raccontato che nel 1963, il Togo fu teatro del primo colpo di stato militare in Africa. Il governo fu rovesciato da un gruppo di militari e il sergente Étienne Eyadéma, che controllava l'esercito, instaurò un regime monopartitico. Eyadéma nazionalizzò le principali risorse economiche del paese (a partire dalle miniere di fosfati), espropriandole alle società straniere che le avevano acquisite nel periodo coloniale. In segno di emancipazione dagli Europei, egli ordinò a tutti i togolesi che avevano un nome di battesimo europeo di cambiarlo con un nome locale; egli stesso si fece da allora chiamare Gnassingbé Eyadéma. Negli anni del regime di Eyadéma, molte organizzazioni internazionali (tra cui Amnesty International), denunciarono frequenti violazioni dei diritti umani da parte dei militari e del governo togolese. Nel 1993 si tennero le prime elezioni formalmente multipartitiche, che videro la vittoria quasi plebiscitaria di Eyadéma (96% dei voti). Tra l'altro, fece ripetutamente modificare la costituzione in modo da rimanere in carica per tutta la vita. Il 5 febbraio 2005, Eyadéma morì e secondo la costituzione vigente all'epoca, a succedergli alla guida di un governo di transizione (della durata massima di 60 giorni) avrebbe dovovuto essere il portavoce del Parlamento Togolese. In quel momento, il rappresentante del parlamento si trovava fuori dal paese. L'esercito togolese, controllato dal figlio di Eyadéma, chiuse le frontiere; l'aereo su cui il presidente protempore stava rientrando nel paese dovette atterrare in un altro stato africano. Il giorno successivo, il parlamento procedette a rimuovere l’avente diritto dalle sue funzioni, sostituendolo con Gnassingbé, che divenne quindi presidente ad interim. Inoltre, il parlamento modificò la costituzione eliminando il vincolo di 60 giorni come durata massima della presidenza ad interim; in questo modo, la fine del mandato di Gnassingbé venne a coincidere con la fine del mandato del padre, fissato per il 2008. Queste manovre furono eseguite, almeno formalmente, nei limiti della legalità. Le manifestazioni popolari contro Gnassingbé furono soffocate nel sangue e taciute dai mass media togolesi. Pochi giorni dopo, in risposta alle crescenti pressioni internazionali, Gnassingbé decise di indire nuove elezioni, rassegnando le proprie dimissioni il 25 febbraio. Le elezioni, che si tennero il 24 aprile seguente, che confermarono Gnassinbé come presidente del Togo, furono oggetto di molti sospetti e denunce di irregolarità e brogli, anche a causa della mancanza di osservatori internazionali durante lo svolgimento dell'elezione. A causa di questi avvenimenti, Fusseyn, arrivato in Italia, ha avuto il riconoscimento di rifugiato politico ed è stato sottoposto a un programma di integrazione per l’inserimento nel mondo del lavoro….ma terminato il programma si è ritrovato da solo e senza un soldo in tasca….La prefettura di una città del nord lo ha inviato in Calabria, dove grazie ad una Associazione “ Kalafrica “, ha lavorato come metalmeccanico in una azienda di Bisignano. Ora è senza lavoro perché il periodo di apprendistato è finito e l’azienda non ha più lavoro per lui.
Per Fusseyin è stato difficile approdare in un paese sconosciuto, solo per motivi politici, e non per mancanza di benessere economico. E’ in Italia da cinque anni ed ha difficoltà a trovare un lavoro stabile. Il suo sogno è quello di ritornare in patria dalla sua famiglia da uomo libero…in una Togo libera.
CERCHIARA FRANCESCA
4°T.S.S.
30 marzo 2012


La Pasqua è sempre più vicina e noi ragazzi della redazione, auguriamo a tutti voi visitatori del blog “Dentro le parole” un giorno di festa pieno di serenità, in cui si possano realizzare tutti i desideri. Ritorneremo dopo le vacanze tenetevi pronti per le novità!
8 marzo 2012


Lo staff di "Dentro le parole" da il benvenuto a voi visitatori e fan del blog, nonchè nostri attenti osservatori. Come abbiamo fatto lo scorso anno scolastico, arricchiremo il nostro blog di novità, curiosità, articoli di attualità e divertenti sondaggi. Una delle tante novità sarà il rinnovamento estetico della nostra pagina, con nuovi colori e nuove forme.
A breve presenteremo i membri dello staff, che quest'anno si è arricchito di nuovi componenti, desiderosi di portare il loro contributo per confermare il successo del nostro blog.
7 giugno 2011


Anche quest'anno scolastico è finito. È stato un anno molto impegnativo ma anche divertente. La nostra redazione, grazie al POR "Una scuola per la democrazia" ha tenuto vivo questo blog e ha realizzato tante cose nuove. In onore dei 150 anni dell’unità di Italia, abbiamo creato una pagina dedicata a questo evento inserendo articoli, immagini e video. Avendo avuto il piacere di ospitare Nino Ferrara nella nostra scuola ne abbiamo approfittato per fargli un'intervista. Ma non solo questo!!! Siamo riusciti a fare tante altre cose con molto impegno e tanto divertimento!
Concludendo questa attività, vogliamo augurarvi buone vacanze sperando di ritrovarci sul nostro blog sempre più numerosi!! Alla prossima.
La redazione
Concludendo questa attività, vogliamo augurarvi buone vacanze sperando di ritrovarci sul nostro blog sempre più numerosi!! Alla prossima.
La redazione


Al giorno d’oggi ci sono rapporti molto problematici, noi vogliamo parlarvi di quelli che si creano all’interno delle classi. Questo argomento ci sta a cuore e se ne parliamo è per esperienze personali. E’ nostra intenzione spiegare quanto sia difficile all’interno di classi dove c’è forte tensione andare d’accordo o scambiarsi anche delle semplici opinioni! I rapporti vanno in frantumi proprio per questo motivo, c’è diversità di carattere, ognuno ragiona a modo proprio e non va incontro all’altro, forse per orgoglio oppure per farsi notare. Di ragazzi in giro ce ne sono tanti e tutti diversi( e…meno male!) ma noi crediamo che in classe per andare d’accordo ci debba essere comprensione, complicità, anche se si ha antipatia per qualcuno bisogna cercare di sforzarsi a sopportare perchè comunque sia la giornata la si passa lì e la scuola è la nostra seconda casa.
Questi rapporti segnano la vita, sono una parte di essa! Se alla nostra età non si riesce a stabilire rapporti di amicizia, crescendo ci si accorge di quanto si è stati stupidi a litigare per sciocchezze. Bisogna imparare a conoscere bene le persone per capirle ed apprezzarle. Noi siamo anche un pò esuberanti a volte, ma quando si tratta di ragionare ci rendiamo conto di quanto a volte si esageri nell’attaccare l’altro e di quanto si sbagli. Anche se litighiamo alla fine, siamo lì, tutte insieme in una classe che deve accompagnarci in uno dei periodi più importanti della nostra vita, per tale motivo è importante sforzarsi di andare tutti d’accordo…un giorno ripensando a questi anni, sicuramente un sorriso apparirà sul nostro volto.
Questi rapporti segnano la vita, sono una parte di essa! Se alla nostra età non si riesce a stabilire rapporti di amicizia, crescendo ci si accorge di quanto si è stati stupidi a litigare per sciocchezze. Bisogna imparare a conoscere bene le persone per capirle ed apprezzarle. Noi siamo anche un pò esuberanti a volte, ma quando si tratta di ragionare ci rendiamo conto di quanto a volte si esageri nell’attaccare l’altro e di quanto si sbagli. Anche se litighiamo alla fine, siamo lì, tutte insieme in una classe che deve accompagnarci in uno dei periodi più importanti della nostra vita, per tale motivo è importante sforzarsi di andare tutti d’accordo…un giorno ripensando a questi anni, sicuramente un sorriso apparirà sul nostro volto.
Miriam Zaccaro
Chiara Morrone
II OSS


Noi giovani, ogni giorno, usiamo simboli sempre nuovi e parole abbreviate che ci permettono di esprimerci in maniera veloce.
A noi piace abbreviare le parole perché vengono rese più semplici e meno noiose. Però, sappiamo e siamo consapevoli che ciò è sbagliato perché, scrivendo sempre con abbreviazioni, incontriamo poi difficoltà nello scrivere in una forma normale e corretta.
Questo che segue vuole essere un "vocabolario" per chi giovane non è e vuole imparare a decifrare il nostro linguaggio fatto di sigle e simboli.
SIMBOLI:
-.-‘’ Indifferenza
*-* emozione
J felicità
L tristezza
K serietà
complicità
:-O stupore
U.u superiorità
:-p sberleffo
:-> felicità
>.< ira
dall’alto delle mia sapienza
>:-( sono cosi folle!!
:-X non è la prima volta che ne parlo
SCRITTURA:
Nnt = niente Vbb = vabbè Vi = vita
Cmq = comunque Vbn = va bene Cell = cellulare
Xkè = perché K fai = che fai Vgl = voglio
Qlk = qualcosa Ntt = notte Prst = presto
Qlkn = qualcuno Tvukdb = ti voglio un casino di bene Fb = facebook
Nn = non Tvb = ti voglio bene Tell = telefono
Cn = con Brtt = brutto Scm = scemo
Cm = come Mess = messaggio Dp = dopo
Qst = questo Frs = forse Ki = chi
Alr = allora Bsgn = bisogno Ke kosa = che cosa
Bsgn = bisogno Dv = dove Racc = racconti
Smpr = sempre Aspe = aspetta
X = per Pst = posto
Pst = posto Qnd = quando
Sns = senso Wow = wow
Snz = senza Scs = scusa
6 = sei Prt = porto
Vv = vivo Dmn = domani Realizzato da:
Tnt = tanto Qnd = quando
Gg = oggi Qndi = quindi
Bng = buongiorno Dp = dopo
Bn = bene Vlc = veloce
Cs = cosa Tranqui = tranquillo
Scc = successo Ou = wei
Ank = anche Oi = saluto
A noi piace abbreviare le parole perché vengono rese più semplici e meno noiose. Però, sappiamo e siamo consapevoli che ciò è sbagliato perché, scrivendo sempre con abbreviazioni, incontriamo poi difficoltà nello scrivere in una forma normale e corretta.
Questo che segue vuole essere un "vocabolario" per chi giovane non è e vuole imparare a decifrare il nostro linguaggio fatto di sigle e simboli.
SIMBOLI:
-.-‘’ Indifferenza
*-* emozione
J felicità
L tristezza
K serietà
complicità
:-O stupore
U.u superiorità
:-p sberleffo
:-> felicità
>.< ira
dall’alto delle mia sapienza
>:-( sono cosi folle!!
:-X non è la prima volta che ne parlo
SCRITTURA:
Nnt = niente Vbb = vabbè Vi = vita
Cmq = comunque Vbn = va bene Cell = cellulare
Xkè = perché K fai = che fai Vgl = voglio
Qlk = qualcosa Ntt = notte Prst = presto
Qlkn = qualcuno Tvukdb = ti voglio un casino di bene Fb = facebook
Nn = non Tvb = ti voglio bene Tell = telefono
Cn = con Brtt = brutto Scm = scemo
Cm = come Mess = messaggio Dp = dopo
Qst = questo Frs = forse Ki = chi
Alr = allora Bsgn = bisogno Ke kosa = che cosa
Bsgn = bisogno Dv = dove Racc = racconti
Smpr = sempre Aspe = aspetta
X = per Pst = posto
Pst = posto Qnd = quando
Sns = senso Wow = wow
Snz = senza Scs = scusa
6 = sei Prt = porto
Vv = vivo Dmn = domani Realizzato da:
Tnt = tanto Qnd = quando
Gg = oggi Qndi = quindi
Bng = buongiorno Dp = dopo
Bn = bene Vlc = veloce
Cs = cosa Tranqui = tranquillo
Scc = successo Ou = wei
Ank = anche Oi = saluto
Di Bella Miriam
De Franco Ilenia
De Franco Ilenia


I ragazzi della redazione hanno realizzato una video intervista al Dirigente scolastico dell'I.I.S.S. di Cassano allo Ionio: Antonino Morabito. Il preside, rispondendo alle nostre domande, ha parlato del suo ruolo e del rapporto con i docenti e gli alunni della nostra scuola. Gli alunni Chiara Morrone e Giovanbattista Falbo hanno contribuito a realizzarla. Buona visione!
3 giugno 2011


Il 2011 è stato proclamato l'anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva. Tale scelta è stata promossa dalle organizzazioni di volontariato ed è stata fatta propria dal Consiglio dell'Unione europea con la Decisione del 27 novembre 2009.
L’anno dedicato al volontariato nasce dalla volontà di incoraggiare e sostenere - in particolare attraverso lo scambio di esperienze e di buone pratiche - gli sforzi della Comunità, degli Stati membri, delle autorità locali e regionali per creare nella società civile condizioni favorevoli al volontariato nell’Unione europea. Inoltre, fra i principali obiettivi vi è quello di aumentare la visibilità e quindi la conoscenza delle attività di volontariato che si realizzano nell'UE e delle.
La commissione Europea ha selezionato per questa importante iniziativa un logo e uno slogan.
Il logo rappresenta quattro colori, quattro mani che s'intrecciano, un cuore che si forma al centro.
Mentre "Volunter! Make a difference" e cioè "Volontari! Fate la differenza", è lo slogan ufficiale.
Tra le iniziative che il ministero del lavoro e delle politiche sociali ha programmato per promuovere l’iniziativa segnaliamo gli stand che accompagnano le varie tappe del Giro d’Italia dove verranno forniti materiali, indicazioni e suggerimenti su come partecipare concretamente con il proprio dono a iniziative di solidarietà e di volontariato. Lo slogan dell’iniziativa è “Aiuta l’Italia che aiuta”, la Campagna mira infatti a stimolare, in particolare nei giovani, una diffusione dell’impegno spontaneo, gratuito ed altruistico grazie al quale ogni volontario può contribuire al progresso materiale e morale della società. In Italia, il volontariato organizzato è una realtà attiva da molti anni ed è regolato dalla legge n°266 del 1991. Questa legge definisce il volontariato come un'attività libera e gratuita svolta per ragioni private e personali, che possono essere di solidarietà, di giustizia sociale, di altruismo o di qualsiasi altra natura. Può essere rivolto a persone in difficoltà, alla tutela della natura o degli animali, alla conservazione del patrimonio artistico e culturale. Nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di fronte a problemi non risolti, o non affrontati, o mal gestiti dallo stato e dal mercato. Il volontariato si inserisce infatti nel "terzo settore" che insieme ad altre organizzazioni non hanno finalità lucrative. Ma come definire la figura del volontario? Il volontario è una persona che, attraverso l’osservazione, il dialogo, l’ascolto, mette in gioco se stesso il proprio tempo libero, la propria fantasia e creatività, ponendosi a disposizione dell’altro per sostenerlo e aiutarlo in una situazione di difficoltà.
Per ricordare l'importanza del volontariato la nostra scuola ha organizzato un convegno che si terrà sabato 4 giugno alle ore 10,00 nell'aula magna "Pacioli", al quale interverranno alcune delle associazioni di volontariato presenti e attive a Cassano: Il Sorriso, l'AVO, la Caritas, la Misericordia, l'Unicef. A conclusione della manifestazione sarà effettuatà una riffa e il ricavato della vendita dei biglietti sarà devoluto in beneficenza.
Jennifer Pollina I OSS
Sandra Scirgalea V TSS
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Ai visitatori e commentatori del nostro blog vogliamo ricordare che tutti sono liberi di esprimere le proprie idee ma con educazione e rispetto per le opinioni altrui. Le parole, inoltre, per noi sono importanti e per questo motivo vi invitiamo a fare attenzione alla scrittura, evitando di usare le abbreviazioni come negli sms. La nostra è una lingua ricca di vocaboli, cerchiamo di utilizzarne tanti e correttamente. Grazie!
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